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venerdì 20 febbraio 2009

ρ Aumentare l'Autostima rendendo le convinzioni potenzianti

Credere in sè stessi è il primo passo verso la realizzazione dei propri obiettivi.
Credi di farcela? Ce la farai. Non ci credi? Non ce la farai.

Fin qui abbiamo visto come e quanto i vari tipi di convinzioni influenzino le nostre vite, in un modo o in un altro. Ma non abbiamo ancora cercato di capire come nascono queste credenze. Una convinzione è un po' come un tavolo: un piano su cui si mangia e delle gambe su cui si regge. Pensare al piano come se fosse una convinzione e alle gambe come i fondamenti su cui si regge e dai quali è nata è la prima cosa da fare per poterla analizzare. Le gambe altro non sono che riferimenti, di tipo personale ("m'è successo che"), di tipo esterno ("m'hanno detto che"), immaginari (cioè vere e proprie proiezioni mentali). E' un metodo molto comune, quello del tavolo, in PNL.

"E' la mente che ci rende sani o malati, ricchi o poveri, tristi o felici."
Edmond Spencer

Quante gambe ha il tavolo delle tue convinzioni limitanti? Quanto sono grosse? Più ne ha e più dovrai abbatterne, più son grosse e più dovrai lavorarci. Non è facile, perchè ognuna di queste convinzioni porta uno stato di comodo, porta fondamentalmente dei vantaggi secondari. Riporto in ballo il caso del fumatore: nonostante si distrugga la salute, il fumatore ha dei vantaggi secondari dalla sigaretta, che è vista come la stampella a cui aggrapparsi nei momenti di noia, stress, rilassamento e concentrazione (e solo questi, ho letto bene il libro di Allen Carr ^_*). Mantenere questi vantaggi secondari senza trovare un'alternativa gli fa nascere la convinzione che "non smetterà mai", che "gli piace fumare". Idiozie, ma ne parleremo in futuro, non voglio dilungarmi su questo.

In verità la mente umana è condizionata sempre da queste due prerogative:
1) andare verso il piacere;
2) fuggire lontano dal dolore.
E non riesce purtroppo andare oltre nel caso che si tratti di un piacere a breve termine che però provoca dolore a lungo termine, che è peggio. Guardate gli obesi che dicono: "Io sto bene così". E' una convinzione nata dallo stato di comodo di mangiare tanto, che gli piace, indubbiamente. Ma come si fa a esser felici di essere malati, dato che l'obesità di una malattia si tratta? (grande, davvero grande intuizione di Giulia mia ^_^) . Con tutto il rispetto per le persone obese, ma credo che arrivino a mentire prima di tutto a loro stessi.

E sempre per la stupida volontà di avere sempre ragione, le nostre convinzioni condizionano la nostra autostima talmente tanto che se un venditore crede di non riuscire a vendere i suoi prodotti, nonostante per 9 volte di seguito ci riesca, alla decima, dopo un fallimento, dirà: "Visto? Avevo ragione, non son buono a vendere!". Tagliamo le gambe a questo tavolo.

Cambiare convinzioni è possibile!
Dannazione, sì! Per quanto tempo sei stato convinto che esistesse Babbo Natale?
Se ancora ci credi, salta il prossimo paragrafo, non voglio rovinarti la vita...

Scherzavo!
A parte gli scherzi, l'esempio di Babbo Natale era per far capire che cambiare convinzioni, aumentare l'autostima, e quindi cambiare il proprio modo di porsi al mondo si può.
Basta semplicemente riaccedere a quelle circostanze che ci hanno portati a cambiare credenza, capire perchè, e ripetere gli stessi meccanismi per far diventare le nostre convinzioni delle convinzioni potenzianti.
Giacomo Bruno, uno dei miei autori di PNL preferiti, ha scritto un libro proprio a riguardo di questo argomento. Guardate se vi interessa, scaricandovi gratis il primo capitolo: si intitola The Sign.

Nel prossimo capitolo si comincia a fare esercizio ^_^

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