La comunicazione, che è uno dei pilastri della PNL, potrebbe sembrare a prima vista una cosettina facile e tranquilla, ma in realtà non lo è.
Viviamo in un mondo dove sempre di più si va verso la chiusura mentale all'esterno, le persone vivono nel loro mondo di piccole convinzioni che nascono per le esperienze che essi stessi fanno. Il problema è che ognuno di noi ha la propria mappa interiore ed essa non è mai uguale a quella degli altri.
Questo spesso porta a far cozzare le persone, e cozzare con qualcuno deteriora i rapporti personali.
D'altronde, quando andiamo ad affrontare una conversazione, ciò che abbiamo dentro si riversa, volenti o nolenti, su ciò che diciamo, sulle comunicazioni che diamo alle persone. Se un venditore non è convinto di ciò che vende, questo sarà avvertito inconsciamente dalle persone con cui comunica. Ed uguale vale per tutti noi e tutto ciò che diciamo.
Perchè non è solo cosa diciamo, ma anche come lo diciamo. Esiste tutta una componente non verbale (la fisionomia, i gesti, le espressioni) e paraverbale (i toni della voce) che cambia da così a così una frase. Pensate al mio nome. "Riccardooo" detto con felicità dalla mia ragazza che mi abbraccia (anche se non mi ci chiama :-P) e un "RICCARDO!!!" pronunciato con tono incazzato da mia madre. Cambia tutto, eppure la parola è la stessa...o no?
Così lo stato in cui ci troviamo ha effetto su ciò che facciamo e diciamo. E' per questo che per instaurare una buona comunicazione è necessario avere un buono stato interiore, ed è per questo che due capitoli fa ho anticipato l'argomento dicendo che prima devi cambiare te stesso e poi cambierai i tuoi rapporti personali.
Una persona senza autostima, che impressione darà? Darà l'impressione di essere uno senza attributi, un insicuro. Non di certo una bella impressione.
Partiamo quindi da questo punto. Scopriamo chi abbiamo davanti e cerchiamo di essere persone flessibili ma convinte quando vogliamo portare a termine una comunicazione efficace.
"Non sono loro a farci arrabbiare, siamo noi che lo vogliamo"
C. C. Bastos
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